Foibe e memoria lavabile

In Italia la memoria è labile e talvolta lavabile solo così la storia la si scrive e riscrive ad uso e consumo delle esigenze politiche del momento.

Abitiamo in un paese dove può più la "realtà"  narrata  da una fiction di molti dibattiti più o meno seri così di fronte a frasi tipo: "Giorgio Napolitano, intervenendo nel Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, le cavità carsiche nelle quali, tra il 1943 e il 1945, vennero fatti sparire migliaia di oppositori al regime di Tito." nessuno si scandalizza con buona pace delle ricerca delle fonti.
Di anno in anno le vittime delle foibe sembrano aumentare mentre i numeri sui documenti dimostrano che gli "infoibati" non sono sono stati "migliaia" ma ,fortunatamente, circa trecento e non più di cinquecento (la cifra è di 458 vittime le cui biografie, non proprio stranamente, narrano di: torturatori della Milizia di Difesa Territoriale, sgherri della X Mas, massacratori vari, collaborazionisti, delatori…).

La vicenda delle foibe italiane andrebbe veramente riscritta o meglio finalmente scritta invece che negata o romanzata come invece è successo per motivi vari e talvolta opposti (timore democristiano di un nuovo irredentismo, cieca furia anticomunista di destre più o meno revisioniste, miope santificazione della resistenza) ma tutti consolati dal mito degli "italiani brava gente".

Allora ripartiamo dalla fonti perché fortunatamente mentre scrivevo questi appunti mi sono fatto un giro tra i miei link preferiti scoprendo per fortuna che non sono il solo ad avere il vizio della memoria.

Su foibe e media:
Claudia Cernigoi su Carmilla on line
[cosiglio di visitare anche i link a fondo pagina]

Articolo di Senza Soste

Sul contesto storico Istriano nel ventennio fascista:
I campi di concentramento della II Armata
[Slovenia e Dalmazia]

Fascist Legacy
[Documentario da vedere]