Carlo Giuliani eroe? Anche no!
Posted: Luglio 20th, 2010 | Author: alieno | Filed under: note a margine | 2 Comments »E’ di queste ore la polemica intorno ad una frase di Vendola che si candida alla primarie del centro sinistra dicendo: «Vincere per le donne e gli eroi dei nostri giorni come Falcone, Borsellino e Carlo Giuliani».
Da subito ho provato un certo disagio rispetto alla iconizzazione di Carlo Giuliani per il semplice motivo che era uno di migliaia e migliaia di persone che dopo essere state martoriate in vario modo per una intera giornata si era ribellato.
Sui fatti del G8 di Genova è stato detto di tutto ed il contrario di tutto ma pochi hanno sottolineato che a fronte di una repressione violenta, pianificata a tavolino ed orchestrata ad arte la reazione era, ed è, giusta.
Questa “rivendicazione” apre un livello di complessità ben diversa che certamente non interessa ai “sinceri democratici” come Vendola che definisce Carlo Giuliani «eroe ragazzino» ucciso da un carabiniere a Genova dove «una generazione perse l’innocenza e fece i suoi conti con la morte».
Se Genova ha rappresentato la perdita dell’innocenza credo che l’immobilismo della sinistra al governo con Prodi, che per limitarsi ai fatti di Genova non
solo lascio impuniti ma anzi promosse i veri responsabili della “lesa immagine dello stato” artefici
della macelleria messicana della Diaz e di tutto il suo contorno, possa rappresentare il nodo centrale che ha portato al distacco dalla politica, al disincanto e l’amarezza almeno un paio di generazioni.
Generazioni turlupinate dalla democrazia rappresentativa che hanno
ricevuto condanne invece di solidarietà e son finite abbandonate
all’oblio del precario quotidiano ex/post fordista dove imperversa
l’iperattivismo narcisistico della socialità virtuale 2.0 e le affabulazioni durano il tempo di un click.
La varia sinistra, che cerca ancora di capire come mai è diventata “extra parlamentare”, aspira a governare di nuovo senza aver capito che non servono le narrazioni e gli eroi per recuperare quella massa “invisibile” che ha creduto in un modo diverso.
Ma questo sarebbe fare politica cosa ben più complessa della retorica…
Ma tu hai letto “C’era una volta il movimento” Matteo Bartocci sul manifesto di domenica?
In rete lo trovi qui:
http://www.ilmanifesto.it/…ese/07/articolo/3095/
Ho trovato più interessanti alcuni commenti dell’articolo, per il resto mi pare che sia l’ennesima, miope, mossa di cercare “spazio a sinistra”.
La cosa interessante è notare, qui come altrove, come sia piaciuto “il sapore della vittoria” e su questo magari scrivo qualcosa nei prossimi.