Finirà questa lunga notte?
Posted: Gennaio 23rd, 2009 | Author: alieno | Filed under: numero 23, scatti rubati | Commenti disabilitati su Finirà questa lunga notte?
Per quanto riguarda i veri cultori della morte, cannibali rituali, flippati per Armageddon – la destra cristiana – possiamo solo pregare che arrivi il rapimento mistico e se li porti tutti via da dietro i volanti delle loro auto, dai loro giochi televisivi a bagnomaria e dai loro casti letti, tutti su in paradiso e ci lasciassero andare avanti con la nostra vita umana.
Armageddon was yesterday,
today we have a serious problem
Da una maglietta di Lisbeth Salander
Chi ha sfogliato una fanzine od una rivista più o meno autoprodotta, non serve essere nato prima del 1980, forse avrà notato la formula che recita: Supplemento a “Stampa alternativa“, direttore responsabile Marcello Baraghini, autorizzazione del Tribunale di Roma numero…. una parvenza
di legalità che permette di stampare e diffondere pernsieri per l’appunto alternativi.
Marcello Baraghini è il fondatore e motore della casa editrice Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri (quelli dei millelire).
In questi giorni in seguito all’impegno per la diffusione, per altro ricca di polemiche e baruffe molto locali, dell’opera di Luciano Bianciardi (nella foto ironico ed a pugno chiuso) sul blog Riaprire il fuoco Baraghini ha affermato a più riprese che non trova nulla di disdicevole nell’andare a presentare l’opera di Binaciardi e l’edizione dei Bianciardini (liberamente scaricabili dal web) anche presso Casa Pound.
Il post di quelche settimana fa fatto da nero, mi ha dato modo di trovare anche anche una ottima versione del "The story of stuff" doppiata in italiano ma putroppo divisa in 3 parti:
Rivedendolo non posso non pensare che urlare a squarcia gola:
produci consuma crepa
sbattiti fatti crea
crepa crepa crepa
fosse un gesto di tragica consapevolezza a cui stiam faticosamente cercando di dare una sostanza più definita perchè il tempo passa e non sembra esser particolarmente galantuomo.
Mentre una nuova onda riempie le strade, le piazze al grido "La vostra crisi non la paghiamo noi" il segno di dove si è infranta la precedente mareggiata continua a sanguinare.
Fuor di metafora parlo del G8 di Genova, e dei vari processi che con la sentenza sull’irruzione alla scuola Diaz sono giunti alla prima conclusione e non poteva essere peggiore, dopo le varie promozioni sono, puntuali, arrivate le assoluzioni.
Lo stato assolve il suo cane da guardia, se preferite la versione politicamnte corretta: sono i singoli che possono sbagliare ma il sistema funziona ed anzi i vertici non sono mai stai migliori, popolo italiano puoi dormire sonni tranquilli.
A questo punto la mia sintesi per parafrasare il movimento attuale è quella del titolo "La vostra voglia di sicurezza la paghiamo noi" ma sappiate che la paghiamo con dosi di rabbia che, giorno dopo giorno, lasciano il segno e che il tempo non leneisce… anzi!
Dedicato a chi sarà in piazza domani
Onda su onda
il mar mi ha portato qui:
ritmi, canzoni,
donne di sogno, banane, lamponi…
onda su onda,
mi sono ambientato ormai…
il naufragio mi ha dato la felicità che tu
non mi sai dar…
Oliviero Toscani, 1973 – fotografo —————– Oliviero Toscani, 2008 – creativo?!?
Anticamente era così:
1/2 acqua
1/2 vino bianco
mosso da seltz
con una spruzzata di aperol o campari soda
Ai tempi del CAF si sostitui all’acqua il gin:
1/3 di gin
1/3 di prosecco
1/3 combinato di aperol o campari soda (o qualsiasi sottomarca collo stesso tasso alcolico)
con una spruzzata di cynar (o la sua sottomarca Carciofo)
fettina di limone, arancia o oliva.
Dal quinto spritz in poi potete anche metterci una cipolla o un cetriolo, tanto è lo stesso.
Da quando c’e’ il berlusca anche un goccio di varechina non guasta
Ricetta di toni_i @ dadaciclo crew
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