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Il prete, il rispetto e lo spot

Posted: Marzo 17th, 2012 | Author: | Filed under: note a margine, scatti rubati | Tags: , , | Commenti disabilitati su Il prete, il rispetto e lo spot

Il prete indignato per le scale “trasformate in bivaco dal popolo della notte”
ha affisso una scritta rispetto sul portone della sua chiesa (vedi foto) la notizia ha fatto il giro dei quotidiani locali e fomentato la sempiterna
capagna contro il degrado uralata dai defensori del bello.

Il palazzo di fronte alla suddetta chiesa/scritta nel mentre ha affisso sulle
impalcature un grosso spot il cui target evidente è il “popolo della notte”
autore del degrado e portatore di un “diverso” senso estetico (vedi foto)

nessuna presenza di proteste sulla stampa a conferma che il pieno rispeto delle
regole di mercato vale sempre e comunque più che di quelle della morale, con
buona pace per il bello e per il degrado.

~ AMEN ~


Il nodo scorsoio dei 35 anni

Posted: Dicembre 6th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: | Commenti disabilitati su Il nodo scorsoio dei 35 anni

35 anni nell’Italia del 2011 non è solo un età ma sembra diventare lo spartiacque tra sommersi e (potenzialmente) salvati.

35 anni è il limite massimo per essere assunti in azienda con le agevolazioni previste dalla manovra Monti ma è anche il limite oltre il quale chi ha dovuto scegliere obtorto collo il lavoro autonomo, leggi finti autonomi ma veri precari, dovrà rinunciare al regime agevolato, noto come “dei minimi”.

Insomma non avere un posto a tempo indeterminato oppure una attività solida ed avviata ed aver superato la soglia dei 35 anni equivale ad appartenere, volenti o meno, a quella generazione che è ufficialmente fuori dalla politica economica.

Probabilmente ho una percezione sbagliata della realtà ma dal mio punto di vista gli over 35 assunti a tempo indeterminato oppure professionisti che possono permettersi una vera partita IVA sono delle mosche bianche.

Chi governa deve avere dei dati reali diversi dalle mie impressioni oppure conta che oramai, superata un certa età arrangiandosi, si stia comodi nella posizione dell’appeso oppure semplicemente gli over 35 sono un pezzo di società a perdere… Nel senso che si da per scontato che migrino, si arrangino, entrino o rientrino nel mondo del lavoro sommerso o del non lavoro,  ma comunque non sono un problema all’ordine del giorno.

Come se il precariato fosse, come la gioventù, una situazione transitoria che ad un certo punto passa, ma se il punto invece fosse che non c’è nulla da perdere se non la propria corda?


Preconcetti su Johnny Cash

Posted: Agosto 18th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , | Commenti disabilitati su Preconcetti su Johnny Cash

Quella di Johnny Cash wasp o per meglio dire “fascista”, come si sintetizza in modo esplicito, è probabilmente frutto di due fraintendimenti.

Il primo è quello più diffuso ovvero che chiunque faccia della musica “country” sia di destra, che poi quella fatta da Cash sia rockabilly è una differenza che l’italiano medio sopratutto se ancorato alle gabbie musicali anni 70 fa fatica a fare.

Il secondo è che Johnny Cash che a differenza di Elvis è sopravvissuto ad anni di abusi era diventato il monumento di se stesso, con tanto di show televisivo, che come ogni pop star degna di tal nome è stato avvicinato da politici e presidenti perché in qualche modo era un idolo dall’America profonda e depressa, quella dei bifolchi del sud nota come white trash “spazzatura bianca”, oggi autodefinitasi come rednecks “colli rossi” ovvero quelli che chini al lavoro il sole lo prende solo sul collo.

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Wired Italia come il Tg1

Posted: Luglio 7th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , | 1 Comment »

In queste ore l’Agcom ha approvato il regolamento su pirateria e diritto d’autore (bozza delibera 668/2010). La bozza è stata al centro di numerose proteste in Rete e per quanto la versione approvata sia meno orrenda della precedente, infatti sembrano almeno saltati i possibili oscuramenti repentini di interi siti, rimane un obbrobrio che in nome della sacra battaglia alla pirateria, che nulla ha a che vedere con l’interesse collettivo, tenta di trasformare la rete in un vago e scolorito ologramma della televisione tradizionale.
Wired Italia che pure ha fatto un articolo, in stile repubblica, con 10 domande ad Agcom e pubblicato un articolo riassuntivo nella giornata di oggi su twitter ha dato il peggio di se!
Come si vede nella foto qui a lato si sono spinti qualcosa di ecocompatibile, l’immancabile videogioco e per ben due volte una raccolta di firme contro il palio di Siena!
Da Wired Italia non mi sono mai aspettato molto ma oggi sembra che abbiano scelto lo stile del Tg1.
Non rimane che attendere link sui saldi, l’afa e tutto quello che rende l’Italia un paese dei balocchi meraviglioso in cui la televisione deve continuare a plasmare mente e coscienza.


Folk devil ovvero i mostri

Posted: Luglio 5th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , | 1 Comment »

Il folk devil, che in italiano potremmo tradurre con mostro,  è utilizzato negli studi sociali allo scopo di definire una persona o un gruppo di persone che sono evocati nel chiacchiericcio popolare o dai media come estranei e devianti dalla norma e quindi facilmente messi all’indice e considerati pericolosi corpi estranei rispetto alla società.

L’avocazione di questi mostri viene associata a reati e/o di altri tipi di problemi sociali, l’obbiettivo non è mai quello di capire, cosa che richiede l’analisi del contesto e delle eventuali richieste o problematiche, ma sempre quello di: stigmatizzare, prendere le distanze, attestare stima a chi difende l’ordine costituito.
Non a caso nella pagina di wikipedia dedicata al folk devil si fa riferimento a quello che in italiano si chiama capro espiatorio.

In Italia ci sono delle casistiche ben precise che rendono sempre bene e con il tempo si sono affermate come dei meme per cui talvolta il significato originario del termine si è perso, per verificare basta leggere nell’elenco che segue (suscettibile di implementazione e modifiche) il contesto di riferimento e la definizione del termine presa da wikipedia. Read the rest of this entry »


Cinguettii atomici

Posted: Giugno 1st, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , , , | 3 Comments »

Aspettando l’ora migliore per uscire a violentare cassonetti differenziati, mi trovavo a scrivere su identi.ca e twitter messaggi di 140 caratteri a tema referendum quando…

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Niente social media per la palestina

Posted: Aprile 30th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Niente social media per la palestina

In queste settimane si fa un gran parlare di come il web 2.0 ed i  siti come Facebook, Twitter, etc… siano motore delle rivoluzioni nord africane e medio orientali.

Ho sentito anche interpretazioni “tecnocratiche” che facevano coincidere il campo “fisico” con quello “telefonico” ovvero zone rivoluzionarie con le coperture delle reti 3g, come se esistesse una categoria sociale di “internauti” quasi scissa dal corpo vivo e ribelle delle società in questione.

L’uso “disinvolto” di questi strumenti comporta dei rischi non indifferenti per questi rimando ad ottimo un articolo tradotto da infoaut.

L’argomento di questo post allarga la riflessione anche al ruolo tutt’altro che neutrale della grandi corporation e nello specifico è solo un altra piccola storia ignobile che riguarda Facebook.

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Economia nucleare

Posted: Marzo 16th, 2011 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: | 3 Comments »

I vari lobbisti del nucleare ed i politici italici variamente centro destri si stanno sprecando nello spiegare al popolino facilmente influenzabile dagli eventi Giapponesi quanto buono, giusto e sano sia reintrodurre il nucleare in Italia.

I titoli economici sono di questo livello:

Quattro centrali, 40 miliardi di euro di investimento, 3500 persone stabilmente occupate

In numeri includono  anche all’indotto ed il tutto sarebbe funzionate tra almeno una decina di anni e con la tecnologia  EPR di cui si sanno per certo solo i costi.

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Partita a scacchi con la morte

Posted: Dicembre 29th, 2010 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , , , | 1 Comment »

Da qualche giorno sulle Tv gira un ignobile spot del Forum Nucleare Italiano, dietro un nome che ispira imparzialità ci sono degli interessi ben precisi due link su tutti i soci ed il presidente.

Lo spot, una partita a scacchi con se stessi che deve molto al corto Il gioco di Geri, già dalla prima visione trasuda il pro nuke; vedendolo mi son dispiaciuto per la presenza dell’attore Pietro Ragusa che ho molto apprezzato come uno dei pazzerelli nel bellissimo “Si può fare“.

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Facebook benevolmente riapre ‘Il popolo viola’

Posted: Dicembre 13th, 2010 | Author: | Filed under: note a margine | Tags: , , | Commenti disabilitati su Facebook benevolmente riapre ‘Il popolo viola’

La notizia del giorno è che Facebook ha chiuso lo spazio de ‘Il popolo viola’ salvo poi ripensarci e benevolmente riaprire i suoi cancelli, i dettagli della notizia si trovano in rete.

Questo evento mi da la possibilità di dilungarmi in merito all’uso di servizi internet apparentemente gratuiti come strumento di attivismo politico e sociale.

Quello de ‘Il popolo viola’ non è il primo caso, altri si sono risolti in modo meno “felice” il problema è che succede continuamente semplicemente perché il servizio è loro hanno delle regolo ben precise e quindi possono farlo!

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